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17 Maggio 2019
Gli ultimi mesi sono stati densi di incontri mirati a trovare tutte le strade per arrivare ad una soluzione dei vari e complessi problemi accumulatisi negli anni con i diversi enti (Provincia, Abbanoa, Comune) per le gestioni di impianti e cespiti. La sentenza del TAR di novembre dovrebbe mettere fine a molte posizioni illegittime , ma sicuramente non risolverà i problemi sotto l’aspetto della loro urgenza di esecuzione per il grande impegno economico che alcune soluzioni richiedono, prima fra tutte l’ampliamento degli impianti depurativo-fognari (link). La legge prevede che sia il gestore Abbanoa a farsi carico del completamento delle opere idriche sulla base del piano tariffario, ma sicuramente gli impegni finanziari del Gestore richiederanno tempi lunghi che non collimano con la grave e urgente situazione degli scarichi di Costa Paradiso. Questo è il motivo che spinge il CDA a cercare ogni possibile trattativa, purché strettamente legale, che affronti il problema prima della sentenza del TAR. Qualcuno però non ha visto di buon occhio questi sforzi ed ha presentato un ricorso al Tribunale Civile di Tempio per chiedere di esautorare questo CDA , nominare un Commissario ed indire una assemblea per nominare un nuovo CDA (link ). Di che cosa sarebbe colpevole questo CDA? La sua colpa , secondo il Comune, è di non aver dato esecuzione ad una decisione presa da un' Assemblea del 28 maggio 2011 che aveva stabilito che fossero i proprietari a pagare l’ampliamento depurativo-fognario per una spesa di circa 10 milioni di euro . BEL TIRO MANCINO !!! La cosa merita qualche considerazione.
Innanzitutto il Comune non partecipa alle spese di Costa Paradiso,( che non è un Condominio, ma un’Associazione non riconosciuta), e non ha diritto di interferire in questo ambito. Tuttavia è più interessante dare uno sguardo a questa famosa assemblea del 28 maggio 2011 (link). I documenti dell’assemblea ci dicono che hanno partecipato 2900 decimillesimi ( 29% del totale !!!), ma che i votanti erano solo 21. Fatto ancora più grave : su 21 votanti 18 erano morosi ( cioè non aventi diritto a partecipare all’assemblea e tantomeno di votare ), inoltre, fatto ancora più grave: 3 dei 18 votanti non erano neppure proprietari! Siamo nella totale irregolarità !!!! Non servono altri commenti per dare un giudizio di come veniva decisa una spesa di tali dimensioni sulla testa della stragrande maggioranza dei proprietari, certamente colpevoli di non occuparsi dei propri interessi e di non avere neppure letto il verbale dell’assemblea per farla eventualmente annullare. Il CDA si è costituito contro un così deplorevole colpo di mano e contiamo che il giudice dia la sentenza che ci attendiamo
Il Consiglio di Amministrazione della Comunità
Costa Paradiso 17 maggio 2019
3 Comments
Speriamo che la Giustizia rispetti il significato del suo nome….decidere il GIUSTO.
Buon lavoro
Concordo in tutto. Mi associo all’augurio di Diana: Buon lavoro!!!
Un Giudice, che tale sia, non potrà mai accogliere un ricorso così palesemente capzioso. Un atto che calpesta il volere democraticamente espresso dai proprietari, a favore di una decisione presa nell’illegalità tanti anni fa, quando pochi (pur non avendone titolo) decidevano per tutti. Ma non è più così…
Speriamo che a pronunciarsi sia la Giustizia con la G maiuscola.
Buon lavoro
Diana Lanciotti