Precisazioni sulla newsletter inviata il 13 luglio
14 Luglio 2015Comunicazione su rifiuti ingombranti
17 Luglio 2015Il dottor Mulas mi inoltra con richiesta di pubblicazione una lettera che non ho mai letto. Evidente l'intento di dare diffusione a comunicazioni apparse sul suo sito a quanto si dice non molto diffuso ( sono quindi lieto di collaborare alla sua diffusione) .La mia intenzione e il mio dovere non sono di dare diffusione alla ricostruzione di Angeli ( che non ho letto e non ho il dovere di leggere), ma di dare la possibilità a Mulas ( e non perché mi scrive che mi querelerà se non cancello le lettere come quella di Streri dalle quali si sente diffamato)di proporre con ordine lo scambio di comunicazioni con Accornero
Sono tuttavia lieto di aver letto questa lettera piena di insinuazioni, meschinità, notizie prive di fondamento, e che mostra un Mulas che non conoscevo, tutto intento a ricostruzioni di telefonate che gli sono state riferite, e che mostrano un Piergianni Addis non si capisce se pigrissimo o tutto intento ad esasperare ( nessuno ne conosceva questo aspetto ) le situazioni, a danno dei partecipanti e forse a vantaggio dei proprietari di autocisterne. Un po' scemo questo Addis, tanto da pubblicare la lettera di Mulas senza sdegno, anche se fermamente intenzionato a non partecipare più a questo dibattito,strumentale.
Per reciprocità, chiedo che questa mia precisazione non appaia sul blog ATCP
Egregio prof. Accornero,
Lei mi fa torto accusandomi di diffondere "notizie allarmistiche, false e tendenziose" in merito alla questione di Abbanoa e di accanirmi verso l'attuale CdA in un modo che non comprende. Sono comportamenti che non rientrano nel mio stile. Intanto voglio precisare che ATCP con l'articolo dell'Unione Sarda non c'entra proprio nulla, anche se poi lo ha diffuso, non certo per creare panico ma per informare. Quanto alle notizie false o tendenziose, credo che tutta la vicenda sia, comunque, riassunta correttamente nell'articolo di Stefano Angeli "Cronaca diuno slaccio annunciato", pubblicato oggi sul sito web di ATCP, che la invito a leggere, se non altro per documentarsi un po'. Qui, voglio solo aggiungere che, circa tre mesi fa, venni contattato telefonicamente da un funzionario di Abbanoa sul presupposto che facessi ancora parte del CdA. Brevemente mi comunicò che Abbanoa voleva avere un incontro/confronto con un rappresentante della Comunità per cercare di risolvere in modo bonario la grave situazione debitoria riguardante Costa Paradiso. Il confronto avrebbe riguardato solo il pagamento delle quote variabili, quelle legate ai consumi, con esclusione del problema relativo al pagamento della quota fissa di 55 € per utente, essendo oggetto di contenzioso in sede giudiziaria, . Risposi che non facevo più parte del CdA e gli diedi il numero di telefono di PG Addis, quale rappresentante della Comunità. Devo dedurre, da quel che è successo dopo, che il confronto auspicato da Abbanoa, per trovare una soluzione ragionevole, tale da evitare, in prossimità della stagione estiva, situazioni traumatiche, come lo slaccio dell'acqua, non ci sia stato. Perché ? E' Abbanoa che si è tirata indietro o è il presidente della Comunità che non voluto partecipare al tavolo ? E se fosse vera questa seconda ipotesi, come mai PG Addis non ha accettato ? Per contro, abbiamo assistito all'assenza di una comunicazione seria e veritiera sul sito web della Comunità. Non c'è alcuna possibilità di sapere con certezza a quanto ammonta il debito nei confronti di Abbanoa, al netto delle quote fisse di 55 € per ciascun utente , e quali ne siano le cause. Come vuol giudicare questo comportamento superficiale ? Supponente ? Omertoso ? Lascio a Lei il giudizio. ATCP ha fatto delazione non nel senso dispregiativo in cui la si intende oggi (vedi la newsletter di luglio della (Dis)Unione dei Proprietari, che si commenta da sola), ma nel senso latino: quello di portare l'informazione da un posto ad un altro, e quindi da chi ce l'ha a chi non ce l'ha, come la maggior parte dei proprietari di Costa Paradiso. Da ultimo, saprà che da ieri l'erogazione dell'acqua è stata riattivata, a seguito di un provvedimento di urgenza del giudice, che, tuttavia, non è entrato nel merito della vicenda, come vuol far credere la Comunità, ma solo per un vizio procedurale in cui è incorsa Abbanoa nell'ingiunzione di pagamento.
Saluti ancora cordiali anche da parte mia.
F. Mulas