PEC inviata al Comune di Trinità – EGAS – Abbanoa SpA
19 Luglio 2023Verbale del CdA del 5 Ottobre 2023
24 Ottobre 2023La storia infinita
Gentili Partecipanti,
due sentenze del TAR (Luglio 2021 e Marzo 2022) hanno condannato il Comune di Trinità d'Agultu e Vignola a prendere in carico l'impianto idrico fognario, le strade, i parcheggi e le aree adibite al verde pubblico di Costa Paradiso.
A seguito dell'inerzia del Comune, che non ha rispettato i termini sanciti nelle sentenze di cui sopra, la Comunità ha agito per ottenere dal TAR anche un decreto di ottemperanza che obbliga il Comune a rispettare quanto stabilito.
Il Comune la settimana scorsa ha presentato un ricorso innanzi al Consiglio di Stato contro il decreto di ottemperanza emesso dal TAR.
Nel ricorso presentato il Comune di Trinità evidenzia di aver dato esecuzione alle sentenze acquisendo il sistema viario e il verde pubblico, ma tutti noi sappiamo in quale stato si trovano le strade di Costa Paradiso per le quali il Comune a distanza di più di 18 mesi da tale acquisizione (Delibera n. 13 del 2 Marzo 2022) non ha predisposto alcun intervento manutentivo tranne che per una parziale potatura.
Inoltre il Comune si lamenta dell’inerzia della Comunità a fornirgli i dati su tutti i proprietari e che per lui sarebbe troppo oneroso far ricostruire la situazione dalla propria amministrazione.
Precisiamo che tutti i dati a noi richiesti sono già ampiamente nelle mani dell’ Ente grazie alle imposte pagate (prima ICI, poi IMU e TARI) e dalle quali non è mai ricaduto alcunché sul territorio di Costa.
Infine il ricorso sottolinea che il Comune ha acquisito tutte le urbanizzazioni a eccezione dell’impianto idrico fognario fingendo anche qui di ignorare che la stessa Amministrazione Comunale ha acquisito al suo patrimonio il sistema idrico fognario con Delibera n. 80 del 4 Agosto 2022.
Quale collaborazione possiamo portare avanti con un Comune che non ottempera a ben due sentenze del TAR, calpesta i nostri diritti e cerca di sottrarsi ai suoi obblighi con qualsiasi mezzo?
Non rimane che difenderci ancora per tutelare gli interessi di tutti i partecipanti che continuano a pagare ciò che non compete loro.
Per un ulteriore approfondimento vi invitiamo a collegarvi al seguente link:
Il CdA
16 Ottobre 2023