Ampliamento e completamento fognario
26 Ottobre 2015COMUNICATO INERENTE LA LETTERA IN CORSO DI DISTRIBUZIONE
26 Novembre 2015Una breve riflessione sui ritardi con i quali procede l'istruttoria della ansimante Provincia di Olbia/Tempio verso il rilascio dell'autorizzazione allo scarico. Fermo restando che il termine del 10 c.m. per la conclusione dell'istruttoria e' tassativo, circola l'opinione che il Responsabile del procedimento sia sottoposto a pressioni molto forti ( e irresponsabili) perché non rilasci ,nonostante la richiesta protocollata il 13 luglio e la documentazione ineccepilmente prodotta, l'autorizzazione. La cosa fa il paio con la notizia provata ( dico "provata" perché non ci volevo credere) che componenti della giunta del Comune sul quale insiste il Territorio di Costa Paradiso ( e dal quale da molto tempo non arrivano né indicazioni né risposte; scomparso si esprime solo attraverso le cartelle esattoriali) fanno il porta a porta per dire di non pagare il famoso 15% perché sia fognatura sia appalti li farà il Comune e li pagheranno i partecipanti. Non sono tuttavia in grado di rispondere alla domanda del perché a bilancio non e' stata appostata la spesa da sostenere per anticipare e poi recuperare con l'azione in danno e lo strumento fiscale la somma necessarie ai lavori - il bilancio e' stato approvato senza menzionare la spesa -nonostante una delibera di Giunta mai ritirata e quindi tuttora in vigore impegni il Comune a realizzare il completamento dell'opera con successiva rivalsa sui partecipanti.
Intanto una decina di giorni fa circolava notizia di un'azione da proporre da Atcp al TAR Sardegna per inibire la raccolta delle quote. Dopo appena tre giorni non si sa se solo per mancanza di denaro o anche per mancanza di convinzione giungeva notizia che forse sarebbe arrivata solo una lettera ( non è proprio la stessa cosa) di diffida.
Tanta confusione ...
Intanto stiamo avviando, trascorsa l'estate, i lavori sul depuratore - funzionante ma al quale va restituita la piena funzionalità per la quale è stato progettato -, lavori per i quali ovviamente esisteva già la copertura economica. Oggi incrementata dall' affluire delle quote richieste con lettera 21 agosto.
Mentre qualcuno indugia nel solito linguaggio rissoso ( presidente spregiudicato, cda acrobata) stiamo presentando un interpello all'agenzia delle entrate per farci indicare le modalità di un recupero fiscale da parte dei partecipanti di queste spese; e naturalmente esplorare tutte le strade per finanziamenti comunitari e no.
L'obiettivo in questo momento è l'ottenimento dell'autorizzazione allo scarico, e la dimostrazione che è partita la richiesta dei fondi è uno dei presupposti pretesi. Se l'insensata rissosita' di alcuni avesse la meglio il rischio non sarebbe solo la paralisi dell'economia locale ( a volte gli amministratori di Trinità sembrano convinti che ci siano soluzioni alternative; siamo convinti che non ci siano, ma se non è così perché essendo il comune sotto i 5000 abitanti non si sostituisce il sindaco all'UT ? -naturalmente con il rischio che questa iniziativa venga interpretata come il ricorso ad uno strumento formidabile nella campagna elettorale) ma l' inagibilità anche sotto il profilo penale del Territorio. Per qualcun altro la resistenza nasce dalla grande spesa ( ma sapevano quando hanno vantaggiosamente acquisito grandi cubature che prima o poi avrebbero dovuto pagare, e quindi mettere i soldini da parte prima della grande crisi. Chi scrive ,con il suo unico lotto , questo positivo problema non ce l'ha e così la stragrande maggioranza dei partecipanti ) alla quale va incontro; e che trascorsi sei mesi e quindi a partire dal 15 aprile verrà pretesa con tutti gli strumenti posti a tutela del credito, come avviene nei confronti di tutti i morosi.
La concentrazione in questo momento è sul reclamare l'autorizzazione allo scarico. La pretesa conferenza di servizi di Cagliari, che impegnava oltre a CP gli altri presenti -Comune, Regione nella persona dei responsabili del Distretto, Arpas, Provincia nella persona del responsabile del procedimento- indicava come condizione imprescindibile la richiesta di fondi. La Provincia ha preteso e ottenuto la documentazione dell'avvenuta richiesta.
Che cosa si aspetta per chiudere positivamente l'istruttoria?
In questa situazione appare davvero fuori luogo la pretesa ( che in realtà è formulata solo da alcuni "amici del CDA " per rafforzare il Consiglio, e dagli attivisti di Atcp forse per motivi giuridico formali e non soltanto per dire sempre no) di applicare l'originale istituto previsto dall'articolo 59 del nostro regolamento, l' assemblea integrativa. Istituto che accortamente cerca di garantire la solidità dei CDA ed è fondato su buone ragioni di carattere generale,che tuttavia il buon senso dovrebbe disciplinare. Ha senso indire ( oggi è il 1 novembre ) una assemblea quando siamo ormai nell'ultimo dei sei semestri di un esercizio che chiuderà il 30 aprile per poi essere presentato all'approvazione dell'Assemblea ? Assemblea che sarà anche chiamata a scegliere il nuovo CDA. il vantaggio per il CDA di un rafforzamento di numeri e consiglieri e' davvero poco a fronte del danno non solo economico di questa assemblea superflua. Come vedete argomenti non giuridici ma di opportunità . Aggiungiamo che in questo momento a CP tutto serve tranne che determinare occasioni di divisione, creando un contesto dove generare ulteriori contrapposizioni
Tuttavia siccome i pochi sono pochi ma molto petulanti convocheremo un'Assemblea integrativa ex articolo 59 e cinque nuove persone perbene affolleranno per qualche mese un CDA che va,pur nella pienezza dei poteri, verso la sua naturale conclusione . Non credo che qualcuno immagini di creare una realtà nuova in poche settimane e per pochi mesi
L'alternativa di anticipare ,in questa situazione , la conclusione del mandato potrebbe prenderla o un irresponsabile o qualcuno così provato dalla lentezza delle soluzioni e dalla mediocrità degli argomenti contrari da non veder l'ora di abbandonare per non essere obbligato a leggere e ascoltare. Ma ci vorrebbe un'irresponsabile appunto. E allora facciamoci questa "integrativa " al più presto , ed andiamo avanti !
Opposizioni a parte la situazione risente di ostacoli burocratici e non,spesso pretestuosi, e il CDA è continuamente frenato nello sforzo di sottrarsi a vischiosità superflue, a ostinati ritardi nel ridisegnare finalmente la struttura del personale e i processi organizzativi, alla difesa a oltranza di personaggi indifendibili nei confronti dei quali si sono attivate senza impaccio le procedure giurisdizionali, alla mancanza di un piano di sviluppo complessivo ( il PUC è un'altra cosa e serve ad altro ). Dovremmo correre e ogni tanto qualcuno attacca una zavorra , siamo costretti a occuparci più di avvocati e di blog che di mare e di percorsi pedonali.
Prova ne sia il fatto che in settembre Antonio Manca ha si aderito alla nostra richiesta di creare sul sito uno spazio dedicato al programma ( non ideologia, cose) di azioni del CDA tra il 1 ottobre e il 30 aprile , concepito naturalmente in modo che ad ogni iniziativa o azione corrispondesse ,con una grafica chiara ed impegnativa , una data di conclusione e date intermedie di verifica,ma noi non siamo stati in grado di utilizzarlo. Perché certo le azioni in una amministrazione hanno senso se sono misurabili e se il fattore tempo non è una variabile indipendente. E tuttavia la ragionevole aspirazione a misurare per rendere conto rischia di rivelarsi un libro dei sogni perché soldi, energie, determinazione e ( indispensabile ingrediente per il successo) buonumore sono sopraffatti da polemiche, azioni legali, silenzi ostinati del Comune, che costringono a rimediare carenze e inefficienze impreviste, a rallentare. L'elenco delle cose lo pubblicheremo subito, ma non possiamo fidarci ad apporre date che corrono il rischio di essere smentite a causa di incomprensibili se non capziose resistenze esterne.
Le tre azioni che consideriamo irrinunciabili sono state avviate in ottobre, solo avviate : ammodernamento dell'acquedotto ; rilievo delle cubature reali con un metodo che garantisca dei risultati non solo affidabili ma opponibili ; nuova scrittura in forma di Statuto del nostro vetusto e ormai persino ingiusto Regolamento. Anche per il completamento di queste iniziative ipotesi, non date certe; esse sono condizionate da alcune variabili ( il successo dell'offensiva, lucida e determinata,in corso contro i grandi morosi è una di queste variabili ) che non possiamo governare noi
Pubblichiamo sul sito uno stralcio del verbale che impegna il CdA a valutate un piano di secondo livello che prenda in considerazione le iniziative indicate alla vigilia dell'approvazione del bilancio preventivo, poi confermato dal CDR . Senza impegno di date, purtroppo
Davvero sarebbe una grande giustificazione per le tante energie sin qui spese se un'area del sito funzionasse come una formula che misuri le prestazioni.
Naturalmente non è direttamente dell'autorizzazione allo scarico che discendono queste conseguenze. E tuttavia essa è indispensabile non solo per la salubrità ma per adeguare e mettere nuovi servizi a disposizione del territorio e valorizzarne armoniosamente le risorse. Chi la vede solo come un preambolo all'inizio dei lavori della fognatura sbaglia. Così come sbaglia chi continua a predicare di aspettare la sentenza. Quella causa davanti al TAR noi vogliamo vincerla, non solo usarla da freno. E basta anche di procedere per similitudini con casi pretesi "analoghi". Analogo e' anche il caso di una realtà apparentemente molto simile alla nostra in cui TAR Sardegna e Consiglio di Stato hanno riconosciuto che l'obbligato era il Comune, ma poiché questo non aveva e non poteva avere risorse così importanti, l'onore della realizzazione, considerato prioritario l'interesse pubblico a far cessare una grave irregolarità, poneva a carico del privato l'onere del completamento dell'opera. E allora?
Basta esemplificazioni/semplificazioni,impegniamo invece Costa Paradiso a conseguire un risultato, la sentenza, che evidentemente altri non sono stati in grado di raggiungere. Da che mondo è mondo le sentenze tendono a pacificare.
Le aspettative generiche non ci interessano, non vogliamo che l' attesa della sentenza diventi un pretesto
Con l'arrivo dell'autorizzazione i Partecipanti ritorniamo protagonisti e arbitri delle decisioni, non ostaggi delle procedure
Altro che dimissioni. Prima mettiamo ( con o senza merito) in sicurezza il Territorio.
Prepariamoci comunque intanto alla dissipazione di denaro e di energie dell' assemblea integrativa, facciamo in modo che a qualcosa serva, che non sia solo un omaggio formale al regolamento. Spero che poi gli sforzi di tutti si concentreranno, con lo stesso Consiglio ,sul compito solidale di conseguire nel breve periodo un progresso del bene dei Partecipanti, degli abitanti del Comune, del nostro Territorio
Mi spiace, ogni tanto, esito di molti sforzi disinteressati, un po' di retorica ci scappa .