Aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori di manutenzione straordinaria del depuratore
14 Marzo 2016Lotta contro la morosità
29 Aprile 2016[vc_row][vc_column][vc_column_text]
Questa comunicazione e' rimasta nel cassetto per dieci giorni,richiamata proprio mentre stava per essere pubblicata. È stato infatti necessario, il giorno 6 aprile, provvedere alla nomina come nuovo direttore dei lavori dell'ingegner Giovanni Antonetti , che ha accettato prendendo atto dell'impedimento dell'ingegner Cassitta.
I lavori non hanno subito rallentamenti. La Provincia, in relazione alla autorizzazione provvisoria allo scarico, tiene monitorata la situazione. Qualcuno, pochi certo, ha cercato di approfittare della situazione per la solita opera di inquinamento delle informazioni. Abbiamo assistito ad una speculazione di basso profilo e assai grossolana, priva di argomenti e di logicità , opportunistica e degna dell'informazione più rozza, senza nemmeno la soddisfazione di far perdere un giorno ai lavori in corso. Questa modalità un po' cafonesca di trattare fatti che non riguardano nemmeno di striscio Costa Paradiso, sperando invano di sentire odor di carogna, e' stata efficacemente definita da un partecipante, che pur non perde mai occasione di polemica nei confronti del presidente CP in carica, operazione "corvi sulla scogliera". Ed ora torniamo al testo.
Rileggendo integralmente le comunicazioni presenti sul sito a proposito di impianto fognario e depurativo abbiamo avuto la conferma di una comunicazione chiara coerente tempestiva
Tuttavia poiché non è buona pratica limitarsi al giudizio proprio e degli amici proviamo ad essere chiari e sintetici.
Farlo appare utile anche in relazione al fatto che dalla settimana scorsa, con motivazioni che apparentemente hanno a che fare solo con una visione completamente diversa dei bisogni di Costa Paradiso, è iniziata una campagna di informazione forse inefficace e sicuramente rancorosa in cui la rappresentazione dei fatti, certo involontariamente, si piega a presupposti indimostrati e spesso manifestamente sbagliati. Poiché è evidentemente impossibile spiegarsi tra persone che reciprocamente rifiutano di trovare in onestà intellettuale una logica condivisa , limitiamoci ad esporre in ordine cronologico i fatti. Rinunciamo a spiegare, figuriamoci se abbiamo la pretesa di convincere. Anche là dove la disinformazione non nasce solo da volontà di polemiche ma da manifesta ignoranza dei fatti
Percorriamo gli eventi del 2015/16. Il riferimento è esclusivamente alla depurazione
Nel gennaio 2015, con una delibera di giunta già anticipata in novembre, il Comune afferma di voler gestire direttamente l'impianto. Sembra un'ottima idea, soprattutto se fosse autonoma rispetto all'azione in danno, che è inaccettabile.
Nel corso dell'anno 2015 abbiamo indirizzato molti solleciti e moniti al Comune( non ci siamo incontrati solo per parlare e protestare di nettezza urbana), invano come per vari altri argomenti.
Dopo 6 mesi di silenzio finalmente l'incontro con i vertici di Abbanoa negli uffici della società' . I vertici condividono con apparente convinzione l'idea che il coinvolgimento di Abbanoa sarebbe la strada maestra e si impegnino a recarsi a CP nel giro di pochi giorni anche se è luglio per valutare le procedure. Mai visti. Prevengo l'obiezione che gli amministratori di CP avrebbero dovuto muoversi sul piano legale. La causa per accertare su chi grava l'obbligazione di pagare la fognatura , causa voluta da numerosi partecipanti, compreso a titolo personale l'attuale Presidente del CDA di Costa Paradiso, giace da 4 anni al TAR. Vi assicuriamo che tutto ciò che è legalmente possibile fare si fa con la stessa determinazione che viene messa nel recuperare il credito di CP o nel difenderne in vari modi i diritti
Intanto la Provincia continua ad indugiare e a porre condizioni inaccettabili per il rilascio dell'autorizzazione . Il 18 giugno proprio su istanza della Provincia viene convocata a Cagliari una riunione tra gli enti interessati .Costa Paradiso affronta la stagione estiva senza il rinnovo dell'autorizzazione provvisoria . La resistenza della Provicia si protrae anche di fronte all'adempimento preteso , così come previsto nella riunione di Cagliari, della richiesta ai Partecipanti di una prima rata dell'impegno di spese per la realizzazione della fognatura. Una richiesta contenuta anche in considerazione del fatto che il ridimensionamento dell'impianto, reso possibile da un aggiornamento dei calcoli riferiti non più a 16000 abitanti equivalenti ma a
10700 ( così come indicato anche nella delibera della Giunta comunale ), consentirà un importante risparmio.
La priorità per Costa Paradiso ( nell'attesa di una sentenza dai templi biblici ) resta una depurazione pienamente a norma, conforme alle leggi in base alle quali fu rilasciata e più volte prorogata. Conforme al progetto approvato dal S A V I e in questa parte mai contestato ( solo nelle ultime settimane anche il depuratore è entrato nel mirino degli oppositori a tutti i costi; con improbabili motivazioni di carattere tecnico e persino giuridico). Superfluamente ricordiamo che il depuratore esistente non ha niente a che fare con l'ampliamento del progetto ed è invece al servizio del sistema esistente, e che le opere sono realizzate esclusivamente in funzione del ripristino della piena funzionalità del sistema stesso e nei limiti di capacità e di utenze per le quali l'ingegner Attilio Savi lo aveva progettato, il Comune approvato nel 2011, il SAVI ( con prescrizioni ) nel 2013.
Per completezza ricordiamo quanto già scritto : la valutazione sulla coerenza dell'impianto alla normativa vigente non è stata mai contestata, e il depuratore esistente, effettuata questa manutenzione straordinaria, e' in condizione di smaltire acque perfettamente depurate, nel pieno rispetto dell'ambiente .
Sistemi di affinamento delle acque saranno richiesti , chiunque la realizzi, per l'estensione dell'impianto esistente . È il tema noto anche se intempestivo della idoneità della fito depurazione, della opportunità se non legittimità dello smaltimento in acque superficiali, e altro. Tutte osservazioni pertinenti ma fuori tema. Qui parliamo d'altro. E siamo comunque d'accordo,lo abbiamo appena scritto, sul fatto che se è vero che smaltire bisogna è tuttavia legittima la preoccupazione per il destino di queste grandi quantità dl acqua depurata. Ma è tema di un futuro prossimo, e non sappiamo ancora chi se ne dovrà occupare; è evidente che non si può perdere nessuna occasione per rendere,compatibilmente con le approvazioni già avvenute, l'impianto sempre più coerente non solo con una legislazione che cambia ma con una evoluzione dei criteri di sostenibilità che fortunatamente non si arresta.
Comunque il 31 dicembre 2015 giunge ( ne abbiamo dato tempestivamente notizia) la PEC con l'autorizzazione provvisoria allo scarico. Con la prescrizione di effettuare i necessari lavori di manutenzione.
L'ingegner Cassitta viene nominato direttore dei lavori e viene indetta una gara per l'aggiudicazione in forma di cottimo fiduciario dei lavori. Le modalità e la documentazione della gara sono da tempo pubblicati sul sito.
Non ha attinenza con il tema ma per completezza aggiungiamo che il 28 gennaio giungono le dimissioni dall'incarico dell'ingegner Attilio Savi. Pochi giorni più tardi vengono riconfermati dall'ingegner Cassitta i punti di mancata coerenza del progetto. A questo punto la documentazione relativa all'esito del procedimento di validazione e la relativa documentazione vengono integralmente ( omessi solo e in parte i molti disegni a corredo; e' stato già tecnicamente impegnativo il trasferimento sul sito e senza questa semplificazione, irrilevante per la comprensione, sarebbe stato un problema) pubblicati.
Nello stesso periodo vanno segnalate altre due cose : la prima e' che l'ingegnere al quale il Comune ha conferito l'incarico di collaudare gli impianti che dovranno appena possibile essergli consegnati, l'ingegner Corda, fa sapere che includerà nell'incarico anche il collaudo del depuratore del quale il Comune ha ,a gennaio 2015, rivendicato la gestione, subordinandola al collaudo.
La seconda, sorprendente,e' il ricorso del gruppo di partecipanti che già nel 2013 aveva tentato di bloccare l'autorizzazione provvisoria allo scarico reclamando un provvedimento d'urgenza che era stato rifiutato dal TAR Sardegna. Ancora una volta ( ma questa senza richiesta di provvedimento d'urgenza) un tentativo di indurre la Provincia, destinataria del provvedimento, a non rilasciare una proroga all'autorizzazione. Se questo dovesse accadere, dopo i 20 mesi già trascorsi in questa condizione con personale assunzione di rischio, sarebbe impossibile a chi ha la responsabilità di gestire l'impianto non trarne le conclusioni . Sarebbe un successo per gli sfascisti.
Preferiamo pensare che presto, ripristinata con l'imminente collaudo del depuratore la piena funzionalità dell'impianto, sia possibile procedere ai molti allacci in attesa di essere attivati, e ad una progressiva copertura dell'area servita dalla rete esistente.
[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]